Atlas Fabbrica Durini

Foto di Donatella Simonetti e Filippo Simonetti

Il nucleo abitato di Fabbrica Durini rappresenta un caso significativo d’insediamento feudale, dove il castello è il centro di un’organizzazione territoriale ed economica basata sui campi agricoli, sui servizi a essi annessi e sulle abitazioni dei contadini. Il nucleo fondamentale, situato su un colle, comprende l’originario castello trasformato in residenza nobiliare, affiancato da altri fabbricati, e la chiesa di S. Andrea; le cascine si situano ai piedi della collina. Benché vi siano parti in degrado, nel nucleo si possono leggere ancora le modalità di crescita e sviluppo, le relazioni tra gli edifici nobiliari e quelli rurali, le corti e i luoghi di aggregazione comunitaria, il legame con la natura plasmata da migliaia di anni di cura e utilizzo e ora abbandonata, come i fabbricati rurali non più rispondenti alle esigenze moderne ma meritevoli di interventi di recupero.

Architetture di interesse
Villa Durini, via Castello, 2; complesso architettonico articolato in due fabbricati insistenti sulle strutture di un castello di probabile origine medievale: sec. XIV-sec. XV; sala da interna, cappella e parco, arch. Carlo Amati, 1815; radicali trasformazioni: inizi sec. XX.
Chiesa di S. Andrea, insistente su oratorio sec. XV: 1780 circa.
Campanile, via Parini, 1944-45 arch. Ambrogio Annoni.
Cappella della Madonna, via Manzoni, inizi sec. XX.
Cascina nord di Villa Durini, Case Nuove, via Volta 4, inizi sec XIX.
Cascina sud di Villa Durini, Case Nuove, via Volta 5, inizi sec XIX.
Forno di Fabbrica Durini, piazza Alessandro Durini.
Cascine di via Manzoni, costruzione ante Catasto Teresiano (1721-1723).
Formazione del rettilineo ai piedi della collina in asse con la scalinata nobile di accesso a Villa Durini: 1817.