Atlas Quartiere neorealista

Foto di Planar

Il quartiere rientra tra gli interventi di edilizia economica e popolare realizzati nel secondo dopoguerra da INA-Casa e Gescal. L’insediamento, nato ex novo è oggi una delle aree più popolose di Como, segue organicamente l’orografia naturale e intervalla costruito a media densità con ampie aree esterne comuni. I primi edifici seguono tipologie e materiali – intelaiatura a vista in c.a., tamponature laterizie, intonaco civile – allora ricorrenti in questi interventi d’impronta neorealista. L’area si è nel tempo dotata dei servizi di base ed è tuttora riconoscibile come nucleo unitario nonostante la crescita disordinata dell’insediamento attorno ad essa.

Architetture di interesse
Residenze INA Casa, 1956-62, arch.tti Ezio Cerutti, Gianemilio Monti Guido Gai, Giorgio Moro, ing. Francesco Bassi.
Residenze INA Casa, 1963-65, arch.tti Pietro Lingeri, Piercarlo Lingeri, Emilio Terragni.
Residenze Gescal, 1963-65, arch.tti Piero De Amicis, Eugenio Gentili Tedeschi, Vico Magistretti, Rinaldo Scaioli.
Scuola Materna, via Segantini, 1970, arch. Luigia Martinelli (UTC Como).
Scuola Media, via Deledda, 1974, arch. Luigia Martinelli (UTC Como).
Scuola Elementare, via Mognano, fine anni ’70, arch. Luigi Zuccoli e Pier Carlo Noè.

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