Atlas Viale Cavallotti

Foto di Donatella Simonetti e Filippo Simonetti

L’area resta libera da costruzioni fino alla seconda metà dell’800, quando la riconfigurazione della foce del fiume Cosia offre a Como una zona per i giardini e per i monumenti civili. Con la realizzazione di viale Cavallotti, prosecuzione verso il lago dei viali lungo le mura, si viene a formare un asse visivo tra il Tempio Voltiano e la Torre del Baradello, lungo il quale un insieme di edifici della prima metà del ’900, pur nella varietà del linguaggio architettonico, esprime la ricerca dell’ordine e del decoro nella crescita della città.

Architetture di interesse
Monumento ai caduti, viale Vittorio Veneto, 1930-33, da un disegno di Antonio Sant’Elia rielaborato da Enrico Prampolini, ing. Attilio Terragni, arch. Giuseppe Terragni.
Tempio Voltiano, viale Guglielmo Marconi, 1, 1927, arch. Federico Frigerio.
Monumento alla Resistenza Europea, viale Guglielmo Marconi, 1982-83, artista Gianni Colombo.
Istituto Giosue Carducci, Museo Casartelli (Università dell’Insubria), viale Cavallotti 3-7, 1909-10, arch. Cesare Mazzocchi; ampliamento 1920-21 arch. Cesare Mazzocchi, ing. Luigi Catelli.
Edificio residenziale (Deutsche Bank), viale Cavallotti 3/A, 1928, ing. Luigi Catelli.
Cinema Teatro Politeama, piazza Cacciatori delle Alpi 3, 1909, arch. Federico Frigerio. (non agibile)
Villa Taroni (palazzina neorinascimentale), viale Cavallotti 8, inizio sec. XX, ing. Piero Ponci.
Villa Savonelli, viale Cavallotti 6, 1929, ing.Francesco Somaini.
Garage Vidossich, via Rubini 18, 1926, ing. Feruccio Ferradini.
Palazzo Subalpina, viale Cavallotti 6c, 1950-54, arch. Vittorio Faglia, ing. Pietro Allodi.
Palazzo Barazzoni, via Garibaldi 49, 1925-26, ing. Gianni Mantero.

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